Lo ammetto. L’ultima versione della golf non mi ha mai fatto impazzire. Non è brutta, anzi, ma sin dall’inizio mi ha lasciato abbastanza indifferente. Cosa che non è successa per la versione Variant che la Volkswagen ha presentato al Salone di Ginevra, a mio parere la novità più brutta della manifestazione. Una sola parola: incomprensibile. Non tanto per il frontale, che è quello della golf classica, ma per il posteriore che, togliendo stemma e nome potrebbe benissimo essere scambiato per una Ssangyong sw di dieci anni fa (senza offesa per la Ssangyong). E fa sorridere che Quattroruote la definisca “interessante evoluzione della Golf”.
A proposito della casa cinese: assolutamente da non perdere il nuovo “cassone” chiamato Actyon, con il quale hanno deciso di guardare avanti facendolo assomigliare a un vecchio pickup americano anni ’50.
Un cenno merita la Morgan coupè, “pretamponata”. Un misto di bombature e spigoli che ha il suo culmine nel giroporta superiore dove le due curve che lo delimitano se ne vanno un po’ per i fatti loro…
Una cosa (tra le tante) che non ho capito: quasi tutte le case hanno presentato la loro versione del coupè-cabriolet. Perché all’Alfa non ci hanno pensato, lasciando la bellissima 159 Spider sotto un tendino nero piuttosto anacronistico?
Per fortuna poi si rimane incantati dalla strabiliante Maserati Granturismo: lunghissima ed elegantissima, che getta in ombra tutte le Aston Martin (perché proprio rosso lo spider? E quei cerchioni?? E le frecce laterali della Fiat 128???) e persino la nuova Jaguar, davvero niente male.
Ho cercato, purtroppo senza trovarle, le due novità del gruppo Fiat che non sono ancora riuscito a vedere dal vivo: Fiat 500 e Lancia Delta. Peccato, ripasserò.
In sintesi: tutti hanno il Suv (tranne la fiat), tutti hanno il coupè-cabriolet (tranne la fiat), tutti hanno presentato un timido studio di auto ibrida o ecologica (la Fiat non ricordo…).
In generale però è un salone sempre affascinante, quest’anno non eccezionale, ma con tante prime mondiali interessanti e qualche concept car degna di nota più nei dettagli che nella soluzione generale.
Un’ultima segnalazione: oscar simpatia ai “Camottini” della Opel, davvero geniali!
A proposito della casa cinese: assolutamente da non perdere il nuovo “cassone” chiamato Actyon, con il quale hanno deciso di guardare avanti facendolo assomigliare a un vecchio pickup americano anni ’50.
Un cenno merita la Morgan coupè, “pretamponata”. Un misto di bombature e spigoli che ha il suo culmine nel giroporta superiore dove le due curve che lo delimitano se ne vanno un po’ per i fatti loro…
Una cosa (tra le tante) che non ho capito: quasi tutte le case hanno presentato la loro versione del coupè-cabriolet. Perché all’Alfa non ci hanno pensato, lasciando la bellissima 159 Spider sotto un tendino nero piuttosto anacronistico?
Per fortuna poi si rimane incantati dalla strabiliante Maserati Granturismo: lunghissima ed elegantissima, che getta in ombra tutte le Aston Martin (perché proprio rosso lo spider? E quei cerchioni?? E le frecce laterali della Fiat 128???) e persino la nuova Jaguar, davvero niente male.
Ho cercato, purtroppo senza trovarle, le due novità del gruppo Fiat che non sono ancora riuscito a vedere dal vivo: Fiat 500 e Lancia Delta. Peccato, ripasserò.
In sintesi: tutti hanno il Suv (tranne la fiat), tutti hanno il coupè-cabriolet (tranne la fiat), tutti hanno presentato un timido studio di auto ibrida o ecologica (la Fiat non ricordo…).
In generale però è un salone sempre affascinante, quest’anno non eccezionale, ma con tante prime mondiali interessanti e qualche concept car degna di nota più nei dettagli che nella soluzione generale.
Un’ultima segnalazione: oscar simpatia ai “Camottini” della Opel, davvero geniali!
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